Il turchese è un fosfato idrato di rame e alluminio.
Il suo colore azzurro uniforme, quasi sempre opaco, deriva proprio dalla presenza del rame al suo interno. È possibile che, oltre all’azzurro, siano presenti venature nere o marrone scuro.
Troviamo giacimenti in Iran, Tibet, Argentina ed Australia.
Il turchese prende il nome dal francese Turquoise, e venne scoperto ed introdotto in Europa per la prima volta dai crociati in Turchia. Ma il turchese era una pietra già conosciuta nell’antico Egitto, dove era considerata simbolo dell’aldilà e della presenza divina sulla terra. I bracciali di turchese ed oro più antichi al mondo vennero rinvenuti nel 1900 al braccio di una mummia egizia risalente a più di cinquemila anni fa. Il turchese era una pietra sacra anche per gli Indiani d’America, esso rappresentava lo spirito del mare ed il cielo. Da sempre è considerato dalle diverse culture un amuleto di protezione, un portafortuna ed un prezioso alleato contro i sortilegi.

A chi è rivolto
Il turchese lavora sul quinto chakra, quello della gola. Si associa all’elemento della terra e dell’aria: la terra rappresenta la stabilità, l’equilibrio, la pace, la fertilità; l’aria riguarda l’intelletto, la comunicazione, la creatività, i viaggi.
Il turchese è una pietra adatta a tutti coloro che vogliono liberare la propria anima, abbandonare il senso di oppressione, gli stimoli negativi aprendosi al bello e alla nuova consapevolezza di sé.
Piano fisico
Sul piano fisico il turchese ha un ruolo tonico, rigenerante e ricostituente. Accelera i processi di guarigione, dona energia vitale. Lavora nello specifico sui polmoni, dove svolge un’azione purificante e promotrice dell’ossigenazione sanguigna, e sulla gola prevenendo le affezioni. Aiuta anche in caso di mal di testa e febbre.


Piano mentale
Questa pietra è in grado di facilitare il rilassamento mentale, donare energia nei momenti di maggiore stanchezza, avere un’azione calmante negli stati di agitazione. Adatta per gli individui che tendono al vittimismo e al pessimismo, in quanto offre consapevolezza delle proprie capacità, autostima e gioia di vivere. Aiuta inoltre a migliorare la comunicazione, a promuovere la creatività e a creare solidi e leali legami d’amicizia.
Piano spirituale
Abbiamo visto che il turchese si collega al quinto chakra della gola, uno dei centri più alti e sottili a livello energetico. Sul piano spirituale stimola la percezione psichica ed il collegamento con le vite passate.

Utilizzi
Se volete ritrovare armonia ed equilibrio indossate la pietra al collo e tenetela a contatto diretto con la pelle. Fate attenzione solo al sudore che potrebbe ossidare la vostra pietra rendendola verde (questo effetto è dovuto al rame contenuto al suo interno).
Se usate la voce per lavorare posizionate sempre il vostro turchese sul collo, vi aiuterà a stimolare le capacità comunicative.
Tenete sempre con voi la pietra in tasca come amuleto di protezione contro il malocchio.

Se notate cambiamenti di colore sulla vostra pietra ricordate di non sottovalutarli: si dice che se il turchese sbiadisce ci sarà un imminente pericolo, mentre se la colorazione andrà verso il nerastro è indice di problemi sentimentali.
Come pulirlo e caricarlo
Il turchese è una pietra molto sensibile che non ama il caldo e il sole. Purificatela passandola sopra il fumo dell’incenso, o sotto il getto d’acqua per pochissimi minuti. Ricaricatelo a contatto con la terra per una o due notti durante il plenilunio.