Ogni mese un topic diverso per scoprire e riscoprire autori del panorama letterario di tutti i tempi.
Benvenuto autunno! Mentre ci lasciamo coccolare dall’esplosione dei nuovi colori e assaporiamo il clima che rinfresca, tre proposte per riscoprire il gusto leggero della poesia.
Patrizia Cavalli – Sempre aperto teatro. Einaudi, 1999.

Tra i contemporanei, Patrizia Cavalli, recentemente scomparsa, è colei che ha saputo rendere la poesia qualcosa di molto pop e delicato al tempo stesso, apportando un rinnovamento radicale nel panorama poetico italiano. La sua è una poesia musicale, ironica, sentimentale e genuina fatta di quotidianità e folgoranti illuminazioni. Questo è un volume da aprire a caso per lasciarsi perdere tra le parole e imparare a viverle in maniera inedita. Riscoprendo la gioia delle molte sfumature nelle piccole cose attraverso la magia di sorprendenti combinazioni.
Patrizia Valduga – Cento quartine e altre storie d’amore. Einaudi, 1997.

Patrizia Valduga negli anni Novanta, ha fatto una scelta in controtendenza: recuperare la metrica poetica classica, quando ormai il verso libero la faceva da padrone. In questo volume, l’incontro amoroso fra un uomo e una donna si fa poesia in tempo reale, giocata sul filo del desiderio e della tensione inevitabile che questo innesca. Un canzoniere, d’impronta teatrale, che si snoda arrivando all’origine del linguaggio, che qui si fa scoperta erotica dove la parola incarna essa stessa la potenza dell’atto.
Dino Campana – Canti Orfici. Raffaelli Editore, 2008.

L’Italia ha avuto un unico, grande poeta maledetto: Dino Campana. Errante, incompreso, spesso preso in giro, fu autore di questo unico libro che — nonostante le vicende travagliate — è un capolavoro. Una poesia musicale, visionaria che restituisce una vera e propria esperienza iniziatica. Quelle di Campana sono poesie dalle quali non si può prescindere, perché rappresentano un unicum e ancora oggi, a oltre cento anni di distanza dalla pubblicazione, restano tali. Questa ristampa anastatica ne restituisce tutta la meraviglia.