TRA STORIA, PROVOCAZIONE E MODERNITÀ
Fra le grevi dipartite accadute tra la fine del ‘22 e l’inizio del ‘23, non possiamo non ricordare quella di Vivienne Westwood.
Decisamente la più irriverente e iconica donna della moda, è riuscita a fondere stile punk ed eleganza in una intramontabile sequenza di coup de théâtre a metà strada tra genio e scandalo.
Definirla solo stilista è riduttivo: orefice, attivista, costumista, compositrice; ha vinto un’infinità di premi legati al mondo della moda che l’hanno consacrata tra i più ferventi personaggi britannici di sempre.

A metà degli anni ’70 tra USA e UK prende forma la cultura Punk, che deriva direttamente dalla musica Punk Rock. Il movimento Punk ha avuto la forza di influenzare quasi tutte le forme d’arte, in particolar modo il mondo della moda che ha rielaborato in chiave glam tutti i dettagli fuori dall’ordinario di look provocatori.


SPRING PUNK
Attualmente i giovani hanno molti mezzi aggiuntivi per diffondere proteste; lo stile Punk, quale mezzo di ribellione contro le convenzioni, segnale di rifiuto nei confronti di una società che si allinea alle abitudini senza domandarsi mai nulla, quasi non ha più senso di esistere. Ma alcuni dettagli dei noti look eccentrici e stravaganti sono diventati dei veri punti fermi della moda, e servono ancora oggi a sottolineare spregiudicatezza e bizzarrie che non tutti si possono concedere: spille, borchie, acconciature poco convenzionali, trucco pesante unisex; tutti elementi che si fondono con colori accesi e tessuti leggeri, per attenuarne la pesantezza pur conservando un messaggio chiaro.

IRREVERENT ELEGANCE
E non è detto che tutta questa irriverenza non possa fondersi con uno stile elegante e sofisticato. L’acutissima Vivienne Westwood ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, progettando gioielli, abiti da sera e addirittura abiti da sposa che sono entrati nella storia dei pezzi più raffinati di sempre.
A volte basta un tocco di stravaganza o di originalità per donare a un look essenziale il quid in più che lo rende unico: un chiodo iridescente sopra il classico tubino nero; uno stiletto a punta metallica abbinato a un abito principesco; una borsetta con borchie su un tailleur super formale.

L’importante è distinguersi, fare una “privata protesta” contro gli stereotipi attraverso il proprio stile, anche quando non è condiviso da tutti: questo ci renderebbe davvero Punk.
«Avrai una vita molto più interessante se indossi abiti unici!». Lo diceva proprio la nostra adorata Vivienne.