La battuta è in arrivo.
Le battute che fanno più divertire sono quelle che fanno ridere chi le fa. Tutto merito di un’area cerebrale che si accende anche prima di formulare una battuta. L’autore della battuta se la sta già godendo prima di decidere cosa dirà. E così, più è divertito, migliore sarà il risultato.
Perché se siamo confusi ci grattiamo la testa.
Quando siamo sotto stress il nostro cervello ha bisogno di contatto: massaggiarci le tempie, sfregarci la fronte o grattarci la testa sono gesti che servono a calmarci in presenza di stimoli limbici negativi, come paura o nervosismo. Ma nel mondo animale, potrebbe anche rappresentare un efficace sistema di difesa. Un aggressore può rinunciare ad attaccare un individuo evidentemente stressato, ritenendolo imprevedibile oppure innocuo. L’assalto potrebbe rivelarsi troppo rischioso o, al contrario, non necessario.
Apriti cielo!
Gli antichi greci temevano il fulmine come simbolo dell’ira di Zeus. Nel Medioevo era considerato un elemento di malasorte. La sua natura di scarica elettrica atmosferica fu scoperta solo nel 1752 dallo scienziato Benjamin Franklin, grazie a un coraggioso esperimento in cui egli stesso fece da parafulmine, senza ricevere, per sua fortuna, nessuna scarica mortale.
Troppo smartphone ci rende impulsivi.
Passare molto tempo davanti allo smartphone, in particolare per social e giochi, rende più impulsivi e disposti ad accettare ricompense piccole ma immediate. Nel corso degli anni è stato anche dimostrato che la tendenza a preferire piccole ricompense a breve termine è spia di comportamenti negativi, dipendenza dall’alcol e dal gioco d’azzardo.
Fonte focus.it