IL FIUME SCOMPARSO.
Una scoperta recente: i blocchi di granito usati per costruire le piramidi d’Egitto arrivarono a Giza grazie a un fiume ora scomparso. Oggi il Nilo scorre a una distanza considerevole dalla necropoli di Giza. Ma 4.000 anni fa c’era un braccio del fiume che passava proprio accanto al complesso e potrebbe aver aiutato a trasportare il materiale necessario.
L’UOMO, TRA UN MILIONE DI ANNI.
Scienziati e futurologi disegnano il ritratto dell’uomo nell’anno 1.000.000. L’ipotesi è che sia profondamente diverso, “dentro” e fuori, adatto a vivere su altri mondi e con un sapere sconfinato. I nostri discendenti saranno immuni da numerose malattie oggi letali, che verranno cancellate dal nostro DNA. Le cellule del nostro corpo saranno riprogrammate per ripararsi da sole in caso di eccessiva esposizione alle radiazioni cosmiche assorbite durante i viaggi spaziali o su pianeti con un’atmosfera più sottile rispetto a quella terrestre.
IL CERVELLO AMA LA COMPAGNIA.
Condividere la vita di tutti i giorni con qualcuno ed essere coinvolti in progetti comunitari sono i due fattori sociali più importanti per prevenire il declino cognitivo: in una frase – e magari fosse così semplice – non sentirsi mai soli è, secondo una ricerca, una sensazione associata a un più lento deterioramento delle abilità mentali.
ANTICHI MARATONETI.
Sapete che, di norma, un legionario romano era in grado di percorrere 20 miglia (30 km) in cinque ore al “passo ordinario”? Lo faceva con l’equipaggiamento completo: cibo, attrezzi, corazza, elmo, scudo, gladio e pilum: in totale 35 kg. Complimenti!
fonte: www.focus.it