SCORPIONE (Prima Parte)
Ottavo segno dello zodiaco e argomento di oggi è quello dello Scorpione: “L’Aquila” per gli antichi astrologi. Lo Scorpione è un segno amato e odiato senza mezze misure, fin dagli albori della storia dell’Astrologia.
Senza mezze misure dal momento che la sua simbologia si lega alle passioni forti e anche, per l’antica tradizione, alla morte.
Se ci pensiamo un attimo la commemorazione dei defunti, il Due Novembre, cade proprio in pieno segno Scorpione. Ma se ampliamo la nostra visuale, vediamo che nel punto opposto si colloca il Primo Maggio, oggi Festa del Lavoro ma, già nell’antica Roma festa della terra, in pieno segno Toro, quando i raccolti verdeggiavano nei campi. Quindi, citando il concetto del Tao cinese, non c’è il bene senza il male, non c’è il giorno senza la notte e non c’è la vita senza la morte.
Sfatiamo subito il mito Scorpione/Morte perché la simbologia del segno parla sì di morte ma nel senso di “trasformazione”. Infatti il periodo stagionale del segno dello Scorpione è il centro dell’autunno quando le foglie, cadute ormai dagli alberi, imputridiscono nella terra fino a formare nuovo concime per nutrire la terra stessa. Da questo è facile arrivare a parlare delle risorse sotterranee della natura come carbone, gas e petrolio: questi prodotti fossili non sono altro che la trasformazione, avvenuta in milioni di anni, di resti organici (come prima si diceva sulle foglie cadute).
Quindi tutto quello che ha a che fare con la trasformazione, in positivo o in negativo, ha a che fare con la simbologia dello Scorpione.
Un’altra occasione per sintetizzare il significato del simbolo scorpionico va ricercata osservando il significato del segno opposto, quello del Toro. In questo segno troviamo il lavoro e il guadagno che riusciamo a produrre da soli con le nostre forze e capacità: come gestiamo i nostri soldi quindi. In quello dello Scorpione, invece, riscontriamo ancora il collegamento col lavoro e il guadagno ma come risultato della collaborazione con gli altri, fino ad arrivare al profitto ottenuto attraverso il denaro altrui: la banca ne è un esempio calzante.
Un altro simbolo legato al segno dello Scorpione è quello legato al sesso, alla sessualità. Anticamente ad ogni segno zodiacale è stata abbinata una parte del corpo. Non mi dilungo troppo ma all’asse Toro/Scorpione sono stati abbinati: gli organi della bocca, del collo e della gola per il Toro; all’opposto quelli riproduttivi e di scarico per lo Scorpione. In conseguenza allo Scorpione corrispondono anche gli organi genitali.
Dopo questa lunga ma doverosa premessa, andiamo a vedere cosa possiamo trovare nella zona Scorpione della nostra città.
Partendo, come sempre, dalla Torre dell’Orologio di Piazza dei Signori e tracciando una linea retta in direzione nord-est, troviamo in rapida successione: la ex sede della storica Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e la ex sede dell’Esattoria Comunale, situate entrambe nelle vicinanze di piazza Eremitani; le Porte Contarine; i Giardini dell’Arena con annessa Cappella degli Scrovegni; l’ex sede del famoso Gasometro e la ex sede della fabbrica Zedapa in via Trieste; la chiesa della Pace; via Venezia che porta alla Stanga; il quartiere della Stanga e di Mortise.
Molta carne al fuoco per questo segno, così ho deciso di dividerlo in due parti: oggi parleremo del lato economico e la prossima volta di quello legato alla trasformazione.
Parlare di banche a Padova è parlare della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo: dal 1822 solo con il nome “di Padova” e dal 1928 anche di “Rovigo”, come da nome completo. La Cassa di Risparmio di Padova fu una delle prime banche italiane che cominciarono ad accettare e accogliere i risparmi del ceto medio che fino ad allora era escluso dalle normali banche.
Proprio in sintonia con il significato del segno dello Scorpione, l’istituzione “banca” è costituita come raccolta dei risparmi delle persone, poi investiti dalla banca stessa che ottiene profitti per sé e per il risparmiatore. A tutti gli effetti la banca ottiene dei guadagni investendo i soldi degli altri.
Sempre parlando di banche occorre ricordare che nella zona che ospitava il “Gasometro” di Padova (di cui ci occuperemo la prossima volta), tra via Trieste e via Gozzi, sono sorte molte attività finanziarie così che la zona venne popolarmente chiamata “Le Banche”.
Molto più indietro nel tempo, dove adesso si trovano i Giardini Pubblici, sorgeva l’Arena Romana, di cui si possono ancora vedere alcune parti. Lì si mettevano in scena gli spettacoli ma anche i famosi combattimenti tra gladiatori: «Ave Cesare, morituri te salutant» ci porta in pieno simbolismo scorpionico con la prima citata “morte” tanto cara agli antichi. E non bisogna poi dimenticare che questi gladiatori sfidavano la morte proprio per soldi, per guadagnarsi la vita.
Per finire bisogna ricordare che in piena zona Scorpione si trovano: tutta via Trieste, la zona attorno alla Stazione Ferroviaria, una parte di via Venezia e tutta la zona retrostante alla Fiera di Padova. Ora non si può dire che siano o siano state zone propriamente limpide, ognuno ci arriverà da solo. Io qui voglio solo ricordare che in queste zone, almeno molti anni fa, si svolgeva un ampio mercato della prostituzione.
Prostituzione che abbina pienamente i due significati dello Scorpione: soldi e sesso.