giovedì, Novembre 30, 2023

Padova città astrologica

Ed eccoci ancora qui a vagabondare per le vie di Padova per scoprire nuove attinenze tra luoghi e segni zodiacali. Oggi girovaghiamo nella zona che nella nostra suddivisione della città corrisponde al segno dei Gemelli.

Questo segno si lega alla scoperta del mondo che esiste oltre il seno materno da parte del bambino e per similitudine ai primi approcci con i luoghi vicini. Porta alla curiosità, alla sperimentazione, agli studi, allo scrivere, ai viaggi, alla comunicazione. Si lega all’età dell’adolescenza con tutti i problemi di inesperienza e i tentativi di emergere nel mondo; altri significati verranno in mente strada facendo.

Anche questa volta partiamo dall’orologio di Piazza dei Signori, ci lasciamo il Duomo a destra e imbocchiamo via Gregorio Barbarigo; ed ecco il primo indizio: parlavamo del segno dei Gemelli legato agli studi e allo scrivere, ed il vescovo Gregorio Barbarigo già nel 1655 si era laureato in diritto civile e diritto canonico presso la nostra — già allora — prestigiosa Università.

Gemelli, spostamenti, ed ecco che il nostro Gregorio riuscì a visitare tutte le 320 parrocchie della diocesi di Padova. Sempre attento all’istruzione dei nuovi preti fece aumentare le stampe dei libri religiosi — stampe che venivano lavorate nel vecchio Seminario che incontreremo tra poco perché prima c’è un’altra curiosità, proprio all’imbocco di via Barbarigo… e pensare che siamo appena partiti.

Proprio all’angolo con via Vescovado troviamo il famoso negozio di dischi Il Ventitré: negozio che sfidando tutti i cambiamenti tecnologici e di moda, resiste lì imperterrito da circa cinquant’anni. Musica, giovani, comunicazione sono simboli che appartengono al segno dei Gemelli.

Parlavamo di studi e, fatti pochi passi nella via, troviamo il Liceo Scientifico Ippolito Nievo: primo liceo scientifico sorto a Padova nel 1923 che porta il nome di uno degli scrittori italiani più famosi dell’Ottocento (scrivere). Nievo partecipò alla spedizione dei Mille con Garibaldi (viaggi).

Procedendo per via Barbarigo arriviamo in Piazza Castello — e chi non la conosce! — in cui troviamo due luoghi di interesse: il castello dei Carraresi e l’ex casa di reclusione.

Dei Carraresi si è detto fin troppo ma quello che ci interessa di più è l’ala del castello che è stata adibita per molto tempo a casa di reclusione. In questo carcere infatti è stata sperimentata (Gemelli) l’unione tra la carcerazione ed il lavoro: la famosa casa di biciclette Rizzato, attuando una grande sperimentazione, aveva allestito all’interno del carcere di Piazza Castello una fabbrica nella quale i carcerati costruivano e montavano le biciclette Rizzato (movimento). Il modello più famoso è stato quello della “mitica” Graziella e, a ben pensarci, ricordo che tale bicicletta si poteva ripiegare in due parti (Gemelli segno doppio). Sperimentazione e biciclette sono proprio in attinenza con il segno dei Gemelli, ma andiamo avanti.

Se attraversiamo il ponte che si trova in fondo a via XX Settembre arriviamo in via del Seminario Vecchio che ci riallaccia con il vescovo Barbarigo. Nel Seminario Vecchio va da sé che si studiava (Gemelli). E lì esisteva e credo sia ancora visitabile, la stamperia vescovile che si occupava dei libri sacri proposti da Barbarigo.

Continuando a parlare di studi (Gemelli) non possiamo dimenticare l’istituto Barbarigo, antica e famosissima scuola privata di Padova che si trova proprio all’inizio di via del Seminario, in via Rogati.

Continuando verso sud ci imbattiamo in altre attinenze con la simbologia dei Gemelli che come prima accennato si lega alla scrittura, ai viaggi e all’esplorazione. In questa zona troviamo delle vie dedicate a scrittori: Arrigo Boito, Aleardo Aleardi, Gabriele d’Annunzio (per citarne alcune). E delle vie dedicate ai viaggi: Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, Marco Polo e la via Paolo Nullo Thaon di Ravel, personaggio storico da pochi conosciuto ma che fu un famoso ammiraglio della Marina, soprannominato “Duca del Mare”.

Per finire arriviamo ad uno dei nodi stradali più intricati di Padova: parlo del Bassanello. Il Bassanello è stato per decenni una spina nel fianco per il traffico in entrata e in uscita dalla città. La soluzione è stata trovata in piena sintonia con il segno dei Gemelli, espandendo la viabilità dalla parte del vicino Basso Isonzo, creando una specie di grande rotonda con due ponti. La simbologia del segno dei Gemelli lo diceva fin dall’antichità: “espansione nei luoghi vicini”.                                       

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