Siamo a metà del 2022 e bisogna riconoscere che l’uomo ha raggiunto un grado di sviluppo tecnologico che solo un secolo fa sarebbe stato impensabile se non addirittura fantascientifico.
Il suo occhio, grazie a strumenti sempre più sofisticati, si è spinto sia verso le più piccole forme di vita, sia verso le più sconfinate zone dello spazio profondo. In questo turbine di velocità l’Astrologia viene messa alle corde: se ne fa un uso distorto o meglio, si pretenderebbe da questa disciplina qualcosa che forse non può dare. In tutti i casi si può affermare che essa non venga utilizzata secondo i fini per i quali è sorta. Anticamente l’Astrologia era una delle materie che formavano il bagaglio del sapiente, dell’antico sacerdote, di chi coadiuvava i regnanti: il compito dell’Astrologo era quello di prevedere le sorti dello stato e della sua economia ma, soprattutto, le vicende personali del sovrano. Per fare un esempio che serve di avvio alla nostra tematica, bisogna pensare che un tempo si riservava una particolare attenzione nella costruzione delle case, dei villaggi e delle città. Tale orientamento, oltre che a soddisfare le esigenze di luogo in relazione al clima e alla sicurezza, era impostato seguendo un ordinamento astrologico. “Saper dividere la terra, così che l’organizzazione sociale fosse la più armonica possibile era un attributo richiesto a chi governava i popoli del passato”.
In un libro del Cinquecento, “La città del Sole”, il frate e filosofo Tommaso Campanella parlava di una “utopistica” città fondata seguendo un ordine dettato proprio dalla stessa simbologia astrologica. Al giorno d’oggi chiaramente non sono questi i pensieri che vengono messi in pratica nella costruzione delle città, anzi, vediamo come esse ci crescono addosso senza una regola né una logica, ma forse qualcosa di imponderabile si insinua e si affianca all’operato dell’uomo. In un vecchio libro di Astrologia ho letto di una ricerca fatta sulla pianta della città di Parigi in rapporto alla simbologia Astrologica e alle zone della città stessa. Ho provato allora ad applicare uno studio analogo sulla pianta della città di Padova, cercando qualche relazione tra le varie zone e la simbologia dei segni zodiacali. Non potendo — per ovvie ragioni di spazio e di tempo — soffermarmi su esaurienti spiegazioni di tecniche e teorie Astrologiche, ho semplicemente preso una pianta della nostra città, definito un centro e sovrapposto il cerchio Zodiacale.

Secondo le regole astrologiche il Capricorno si situa in alto della piantina, il Cancro sotto, l’Ariete a sinistra e la Bilancia a destra, dividendo poi la città in dodici settori quali sono i segni dello Zodiaco. Fatto questo si trattava di osservare se nelle zone che cadevano sotto i vari segni vi potesse essere qualcosa di attinente coi segni stessi.
Ho situato il centro dello Zodiaco su Piazza dei Signori per due motivi: il primo perché, osservando la cinta delle mura vecchie, la piazza si trova all’incirca nel centro della città dove confluiscono le strade provenienti dalle nostre storiche porte; il secondo perché nella piazza si trova il famoso orologio che, oltre i giorni, le ore e i minuti, segna anche le fasi della Luna. Nel suo mezzo sono presenti dei rilievi in bronzo che rappresentano i simboli dei principali aspetti astrologici, mentre nel cerchio esterno si nota la rappresentazione del cerchio zodiacale con i segni stessi. Se si guarda questo cerchio con occhio attento, si nota che sono presenti undici segni anziché dodici come siamo abituati a vedere: manca il segno della Bilancia. Chi ha progettato l’orologio era senza dubbio molto preparato in astrologia antica. Il segno della Bilancia infatti è stato aggiunto ai tempi dell’antica Roma; prima di allora tutto lo spazio era occupato dal segno dello Scorpione: oggi il segno della Bilancia si colloca dove ci sono le chele dello Scorpione.
Prima di passare ad osservare la zona che è venuta a cadere sotto al segno dell’Ariete, voglio ricordare che il segno è governato dal pianeta Marte, dio della guerra nella mitologia classica, ma ancora oggi considerato simbolo di lotta, iniziativa e bellicosità nel simbolismo astrologico. In questa zona troviamo la Loggia Della Gran Guardia, edificio adibito come sede della Guardia del Capitano, l’antico uomo d’armi e governatore della città che aveva la sua residenza nel Palazzo del Capitano dove si trova anche l’orologio già menzionato.
Sempre in zona Ariete troviamo la Piazza Capitanato, antica fortezza dei Carraresi, signori di Padova. Osservando ancora la pianta di Padova al di fuori delle mura, sempre nella zona coperta dal segno dell’Ariete, troviamo un’altra sorpresa: ci sono moltissime vie con nomi legati a guerre e battaglie. Via Monte Nero, via Pastrengo, via Amba Aradam, via Divisione Folgore, via Crimea, via Tripoli, via Lepanto, per fare alcuni esempi. Sempre in questa zona troviamo il grande Campo di Marte, deposito ferroviario con officina meccanica. Treni e officine fatti di ferro, l’elemento legato al pianeta Marte. Ampliandoci fuori dal centro storico ecco un’ultima sorpresa: l’aeroporto Allegri, ormai quasi in disuso, cade anch’esso nella zona del segno dell’Ariete. Aeroporto, aerei, soldati: tutto strettamente legato al simbolismo di Marte e dell’Ariete.
Che si tratti di casualità? Ognuno può pensare come meglio crede. Da parte mia posso dire che l’uomo d’armi, le battaglie, il ferro, i treni, gli aerei, hanno un legame diretto con il simbolismo del segno dell’Ariete e col pianeta Marte.