Alla fine del viaggio
Arrivati alla fine di questo viaggio, non resta che voltarsi un attimo indietro per vedere se è possibile trarre qualche conclusione. In quest’ultimo anno abbiamo trattato le regole astrologiche e la loro applicazione sulle varie zone della città, con dei risultati che definirei soddisfacenti.
Un altro dato da citare riguarda chi ha scritto tutte queste cose, cioè io: e adesso ve ne parlo. Non sono un combattente della causa astrologica. Non voglio assolutamente convincere nessuno con le mie idee. Da più di quarant’anni mi interesso di astrologia e sono arrivato alla conclusione che non si tratta di un argomento magico.
Posso tranquillamente affermare che, per capire qualcosa di questa materia, bisogna dimenticare totalmente qualsiasi informazione astrologica di cui si sia venuti a conoscenza attraverso i tradizionali canali dell’informazione, partendo dai giornali per finire ai programmi televisivi: informazioni distorte e usate solo ai fini dello spettacolo o per riempire spazi vuoti.
Purtroppo, però, queste informazioni ricevute da quella che definisco “Astrologia da salotto”, entrano nell’immaginario collettivo e screditano una materia che ha millenni di storia.
Sempre più spesso, conoscendo qualche persona, si vuol conoscere anche di che segno zodiacale sia. Il dramma si compie quando ragioniamo con le informazioni ricevute dalla “falsa” Astrologia. Infatti, se questa “innocente” persona appartiene a un segno che non ci piace (per partito preso, s’intende), gli chiudiamo già un angolo del nostro cuore, mentre ci entusiasmiamo se è nata sotto un segno che ci piace. È un istinto suffragato dalle false informazioni sull’Astrologia, in modo simile a quanto avviene per la simpatia o antipatia in base al nome di battesimo (che si associa alle persone già conosciute e considerate “simpatiche” o “antipatiche”).
Definire una persona attraverso il suo segno zodiacale è come cercare di definirla per il colore degli occhi o dei capelli, cosa molto superficiale.
Facciamo un gioco: l’Astrologia da Salotto ci dice, per fare un esempio, che il segno del Toro va d’accordo con quello della Vergine e quello del Capricorno; non va invece assolutamente d’accordo con il Leone, lo Scorpione e l’Acquario — almeno così ci propinano giornali e programmi televisivi.
Quindi, sempre per seguire questa logica, quelli che danno consigli affettivi, suggeriscono a un nativo del segno del Toro di trovarsi un partner dei due segni in accordo, cioè Vergine e Capricorno, e di evitare i segni ritenuti negativi.
Niente di più sbagliato. Proprio su questo argomento è stata fatta una grande ricerca statistica — fatta da statistici e non da astrologi — e i risultati sono stati veramente sorprendenti.
La conclusione della ricerca è che la maggioranza di noi sceglie un partner appartenente al segno prima o al segno dopo del proprio: fate un controllo sulle vostre conoscenze. Ovviamente è una ricerca statistica perché ci saranno sicuramente delle persone che hanno il partner di qualsiasi altro segno; ma nella maggioranza statistica le cose vanno come ho detto: parlando di matrimonio, un nativo Toro si sposa più frequentemente con un nativo Ariete o Gemelli che non con uno di altri segni.
La discendenza, ossia il rapporto con i nostri figli, sembra essere più complicata, perché raramente i figli rispettano il segno di nascita dei genitori. Ma l’Astrologia seria ci fa capire la relazione. Mettiamo che la madre del nascituro abbia, nel suo Tema Natale, il pianeta Marte in una posizione importante del suo Tema: di sicuro il figlio nascerà anche lui con una posizione di Marte importante, non conta in che segno ma comunque avrà una posizione di rilievo. Le ricerche sulle corrispondenze astrologiche tra genitori e figli lasciano stupefatti.
Per ritornare al nostro argomento si può capire come possa essere stato io stesso il primo a sorprendersi dei risultati della ricerca sulla città di Padova. Troppi sono stati i collegamenti tra la simbologia astrologica e le varie zone della città per poter parlare di pura coincidenza. Sembra, invece, esserci un ordine naturale che regola certe scelte degli uomini. Un equilibrio naturale che ci spinge verso il giusto anche quando facciamo cose senza pensare.
Non ho assolutamente la presunzione di sapere chi o che cosa determini questo ordine e questo equilibrio: ognuno ha, di certo, la propria risposta. Mio dovere è quello di riconoscere che questo ordine esiste, e di farlo notare a chi mi legge o ascolta, anche attraverso un argomento che può essere facilmente contestato, quale l’Astrologia.
Qui finisce il nostro viaggio intorno alla città di Padova, ma molte altre curiosità ci aspettano all’orizzonte: vedrete che l’Astrologia ha un sacco di cose di cui parlare e su cui scrivere.
A Presto, Walter