domenica, Settembre 24, 2023

Padova città astrologica

Capricorno

Il segno del Capricorno si collega al pianeta Saturno (che qui ha il suo domicilio) e alla Decima Casa del Tema Natale: la casa che indica il nostro rapporto con il successo pubblico, vuoi nel lavoro, vuoi nell’arte, vuoi nel quotidiano. Tutti noi sappiamo che per avere successo nel nostro semplice lavoro o per arrivare ai vertici sociali, le cose che contano di più sono la tenacia, la determinazione e la resistenza. Ecco che queste tre parole si adattano perfettamente alla simbologia del Capricorno.

La mitologia ci riporta la figura di Saturno come un vecchio con la falce in mano, seduto da solo sopra una roccia. La figura di Saturno è intrisa di serietà e di rigore: mira al potere ed ha il terrore che gli venga tolto. Egli stesso aveva detronizzato il padre Urano, evirandolo in maniera che non potesse più procreargli dei fratelli. Sposato con Gea, ogni volta che questa partoriva lui mangiava i propri figli per poter conservare intatto il proprio potere.

Come finisce la storia è noto, la moglie lo inganna e gli fa mangiare un sasso al posto del figlio che poi diventerà Zeus/Giove. Lo stesso Giove detronizzerà il padre Saturno relegandolo il più lontano possibile nel cielo e circondandolo di anelli in maniera che non possa scappare — anticamente non si potevano vedere i pianeti oltre Saturno e quindi quello era il posto più lontano.

Saturno è quindi l’antitesi di Giove: dove in Giove si riscontrano opulenza, fasto e gioia di vivere, in Saturno si riscontrano solitudine, malinconia, grigiore e rinuncia. Giove rappresenta l’età matura dell’uomo e il momento del suo massimo successo, mentre Saturno rappresenta la vecchiaia. Per la cronaca Saturno, almeno per gli antichi, era assimilato alla fine della vita, quindi alla morte. Con Marte erano ritenuti i due pianeti malefici dello zodiaco e, guarda caso, anche il pianeta Marte si posiziona in Capricorno per “esaltazione”, come si dice in termine tecnico.

Riprendendo il nostro discorso sulla città di Padova, partiamo sempre da sotto l’Orologio di Piazza dei Signori e procediamo verso nord, per via Dante come abbiamo fatto con il segno del Sagittario. Arrivati a corso Milano avevamo girato a destra ed incontrato costruzioni maestose in sintonia con il Sagittario. Se proseguiamo verso nord, su via Dante, e osserviamo invece alla nostra sinistra, vediamo tutto il quartiere Savonarola che è in netto contrasto con la zona adiacente del Sagittario. Il Quartiere Savonarola mantiene ancora la struttura architettonica antica e vi sorge il concentramento delle case più vecchie di Padova. Le strade che si intersecano nel quartiere non sono larghe ma vicoli che, con l’ovvia mancanza di luce, ci riportano a un sentimento di malinconia. Percorrendo queste strade è difficile non sentirsi immersi in un ambiente vecchio, antico, o provare nostalgia per il tempo passato che non torna più: nella mitologia greca Saturno si chiamava Crono, “Tempo”.

Pochi passi e siamo sotto a Porta Molino, il principale ingresso della cinta muraria medioevale per entrare a Padova da nord, e a nord si colloca il segno del Capricorno nello zodiaco.

La porta Molino era il grande ingresso alla “strada regia o strada maggiore”, oggi via Dante. Anche il torrione sovrastante la porta non lascia dubbi sulla razionalità architettonica: niente lustri, decorazioni o fregi, in sintonia con l’essenzialità del Capricorno. Il ponte Molino, che superiamo subito dopo la porta, risale addirittura a circa il 50 aC, sempre in sintonia con Saturno/vecchiaia.

Neanche il tempo di scendere da Ponte Molino che incontriamo la nota Torre di Ezzelino dove campeggia ancora una scritta, incassata nel marmo, che recita: «Mesto avanzo di nefanda tirannide EZZELINO ERESSE». Potere assoluto, tirannide; sono parole in sintonia con il segno che stiamo esaminando.

Si parlava di vecchiaia ed ecco che, fatti ancora pochi passi, si entra in via Beato Pellegrino dove, fino a non molti anni fa, sorgeva la “più grande opera pia della città”: parlo dell’Ospedale Geriatrico di Padova, il mitico Sant’Anna. È curioso sapere che il nome Sant’Anna non è relativo all’ex monastero che ospitava l’ospedale, ma l’ospedale Geriatrico di via Beato Pellegrino si è portato dietro il nome “Sant’Anna” dall’ex monastero omonimo che si trovava in via Speron Speroni, dove attualmente si trova l’Istituto Tecnico Belzoni, primo luogo dove è sorta l’iniziativa dell’aiuto geriatrico. E se il Capricorno si associa all’anzianità, qui ha trovato terreno fertile. Ma non è finita perché alla fine di via Beato Pellegrino, attualmente si trova l’IRA, una delle più grandi strutture per l’accoglienza degli anziani: sempre nel Capricorno siamo.

Ripensando a tutto quanto appena scritto, c’è da restare increduli e pensare che la mia idea di base (quella che le costruzioni delle città portino precisi segni della simbologia astrologica) sia esatta. Partendo da Piazza dei Signori siamo arrivati alla fine di via Beato Pellegrino, abbiamo percorso più o meno un chilometro, ma in questo breve tratto abbiamo trovato un’infinità di collegamenti astrologici con il Capricorno, più di tanti altri segni fin qui considerati.

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