Coccole, coccole e ancora coccole
Gli animali sono antidepressivi e aiutano a curare diverse patologie psicologiche. Questo si sa, ma spesso si trascura il bene prezioso che gli amici pennuti o pelosi o squamati possono rappresentare per la nostra vita. Ci hanno pensato in qualche modo alcune strutture ricettive, introducendo tra i servizi vere e proprie fattorie in cui l’ospite interagisce con gli animali. Ovviamente sono apprezzati solo i resort che offrono spazio sufficiente, cure idonee e che rispettano la Vita in senso lato. Il resto si chiama sfruttamento, per la gioia di qualche bambino e per spillare soldi dal portafoglio dei genitori.
Tra le proposte più accattivanti troviamo l’esperienza con gli Alpaca e i Lama. Solo il nome ci ricorda la morbidezza del loro pelo e il muso simpatico. Sono animali docili, teneri e facilmente addestrabili, che fanno parte della famiglia dei camelidi originari del Sud America. Per conoscerli si può soggiornare a Valdidentro, nome che ricorda vagamente romanzi come il Signore degli Anelli o alcune fiabe. Qui l’Hotel Nira ha voluto creare un luogo di reale incontro tra essere umano e animale. Un incontro, se così si può dire, 100% ipoallergico poiché il loro vello è privo di lanolina. Pare che abbiano anche una funzione antistress: passare un po’ di tempo con loro fa dimenticare la routine frenetica di tutti i giorni.

L’alpaca farm organizza diverse attività interattive, come il trekking nei boschi da venerdì a sabato, che dura circa tre ore e che permette di ammirare stupendi panorami del Parco Nazionale dello Stelvio. Il costo dell’esperienza se si desidera portare con sé un alpaca è di 50 euro a persona e comprende anche l’omaggio di una borraccia personalizzata. Gratuita per i bambini d’età inferiore a otto anni. Durante i periodi di alta stagione i trekking sono disponibili anche durante la settimana.
Per chi volesse qualcosa di più statico, ogni giorno è possibile incontrare gli alpaca e i lama direttamente nella Farm dove personale addetto racconta curiosità su di loro. E sempre ogni pomeriggio (a parte il lunedì) è possibile avvicinare gli animali liberi nel pascolo e accarezzarli.
Ma se gli alpaca e i lama sembrano già una proposta strana per le montagne italiane, la proposta internazionale sembrerà ancora più originale. Esiste un hotel in Kenya dove le padrone di casa sono le giraffe! È il Giraffe Manor, gestito da questi animali splendidi dal collo lungo e sinuoso. Un’esperienza unica senza dubbio, perché non solo si può ammirare la fauna locale ma la si conosce da vicino, magari seduti al bar o dalla finestra della propria camera in cui gli animali si affacciano curiosi. Le giraffe girano liberamente in questo boutique hotel che ha a disposizione 140 acri e che si trova nell’area di Nairobi. Nel parco circostante, proprio come in un safari, è possibile incontrare anche numerose specie di uccelli, facoceri e piccoli mammiferi africani.



L’hotel dispone solo di dieci stanze, tutte di gran lusso e in stile coloniale, come del resto tutta la struttura che rispecchia in pieno il fascino riservato ai primi visitatori dell’Africa orientale, curiosi e benestanti, sempre a caccia di nuove esperienze.
Giraffe Manor è una proprietà pazzesca, perché forse da nessun’altra parte come in quel luogo è possibile toccare, abbracciare e conoscere davvero la dolcezza di questo iconico animale africano.
Una piccola curiosità…
Ad ospitare il Giraffe Manor è un edificio storico di Nairobi costruito negli anni ’30, poi acquistato negli anni ‘70 da Jock e Betty Leslie-Melville.
Oltre a essere stato la loro residenza, l’edificio divenne anche una sorta di campo base per il progetto di salvaguardia della “giraffa di Rothschild”, una specie tuttora in via di estinzione. I Melville dedicarono tempo e risorse a questo nobile scopo e resero le Rothschild famose in tutto il mondo — in particolare con il libro Raising Daisy Rothschild (del 1977), il racconto autobiografico della vita a fianco a Daisy, la loro prima giraffa adottiva (storia che ispirò anche il film L’ultima giraffa).
L’opera dei Melville prosegue ancora oggi grazie all’African Fund for Endangered Wildlife, un’organizzazione keniana no-profit istituita dalla coppia nel 1979 per tutelare la specie. Il progetto più importante è il Giraffe Centre, un luogo “magico” in cui le giraffe Rothschild vivono protette nel loro habitat naturale. [giraffecentre.org/]