giovedì, Dicembre 7, 2023

La Puttana Relazionale:

Mente raffinata o più banalmente: “servo dei due padroni”?

La Madonna appare di rado e nei posti più insoliti. Tutt’oggi sono ancora in corso le verifiche per certificare la veridicità di queste apparizioni.

I vari Giuda invece sono tantissimi e stanno in mezzo a noi da sempre, o almeno da oltre duemila anni a questa parte. Le loro non sono apparizioni in corso di verifica ma certezze in corso d’opera.

Il profilo del Giuda nel terzo millennio dopo Cristo è facilmente tracciabile e oggi, più che riferirsi alla retorica del tradimento di memoria evangelica, indossa soprattutto l’abito della prostituzione relazionale

In sostanza Giuda oggi è prima di tutto un soggetto opportunista (uomo o donna indifferentemente), pronto in qualsiasi occasione a prostituirsi con le proprie idee e convinzioni, nell’auspicio di stringere patti con chiunque possa essere utile ai suoi obiettivi di visibilità sociale.

Qual è dunque la sostanziale differenza tra un Giuda moderno e una persona che ancora resiste alla tentazione di esserlo?  

Facendo la sintesi di una recente conversazione avvenuta con una mia amica, direi che la risposta è davvero molto semplice. Una persona di spessore esiste per ciò che è, mentre un Giuda esiste solo per ciò che fa (prostituendosi) a livello relazionale in questa Società dell’apparenza. 

L’abilità di spendere una grande quantità di tempo in questa liturgia prostitutiva, conduce il Giuda moderno a lavorare senza pause, producendosi ovunque in un presenzialismo assordante, cercando di compiacere e sorridere a tutti, auspicando nella futura riconoscenza di tutti, quindi più tecnicamente, comportandosi non spontaneamente ma in maniera funzionale a ricavarne nel futuro prossimo il maggior profitto.

Il tema allora è questo: essere delle prostitute relazionali pone in una condizione di privilegio? Sì, a parer mio sì, ma solo in una prima fase delle relazioni.

Questo stile di vita, oltre che molto complicato e quasi privo di grandi momenti di serenità (si è costretti a recitare sempre una parte) rappresenta a mio vedere la strada più insidiosa per smarrire rapidamente il senso della realtà, conducendo in un baratro che nei momenti delicati o di sofferenza intima, farà sentire profondamente soli, inutili e superficiali. 

Chi vive con carattere, vive lasciando un segno a biro. Chi spreca la propria vita in una perseverante prostituzione relazionale con le persone… vive a matita, ovvero non lascerà mai un segno nel ricordo altrui quando non ci sarà più.

Quando si dedica troppa energia a cercare di compiacere e piacere a tutti, ci si disconnette da se stessi, fino a quando una mattina svegliandosi, si scopre di essere soltanto dei robot al servizio di altra gente classificata alla voce “amicizie”. Automi facilmente sostituibili anche nel ricordo. 

Quando non ci saranno più, come ho scritto prima, la gente continuerà a vivere nella stessa identica maniera, archivierà nello spazio di poche settimane un ricordo sempre più sbiadito di quelle persone e darà spazio a nuove prostitute relazionali. 

Il Giuda moderno è dunque tra noi e si annida ovunque come lo sporco dentro al water. Lo incontriamo nei luoghi di potere, nelle relazioni sociali, ovunque ci sia odore di opportunità di ritorno economico, visibilità o potere.

Se per il water c’è la candeggina, per bonificare gli ambienti che frequentiamo c’è solo una soluzione… che fa rima con: Selezione.

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