sabato, Giugno 3, 2023

La mostra di Anselm Kiefer a Venezia

Ebbene si! Parliamo ancora una volta di Venezia!

Ma d’altronde, come lasciar passare inosservate le straordinarie manifestazioni internazionali organizzate in città in concomitanza dei 1600 anni della Serenissima e della 59a Biennale d’Arte?

Questo mese è la volta della mostra dedicata ad Anselm Kiefer, curata da Gabriella Belli e Janne Sirén ed esposta fino al 29 ottobre negli storici spazi di Palazzo Ducale.

Michael Biasi

«Soltanto nell’arte ho fede, e senza di essa sono perduto. Non riuscirei a vivere senza poesie e senza quadri, non solo perché non so fare nient’altro, perché non ho imparato nient’altro, ma per ragioni quasi ontologiche. Perché diffido della realtà, pur sapendo che, a modo loro, anche le opere d’arte sono un’illusione». A. Kiefer

Entrando nella Sala dello Scrutinio, maestosi lavori site-specific realizzati da Anselm Kiefer si presentano ai nostri occhi in un allestimento che si inserisce perfettamente nel contesto Cinquecentesco del sontuoso Palazzo Ducale. Accettando l’invito della Fondazione Musei Civici di Venezia e con il supporto della Galleria Gagosian, l’artista tedesco celebra così i 1600 anni di Venezia, con opere in dialogo tra tradizione e innovazione, moderno e contemporaneo.

ANSELM KIEFER

Nato in Germania nel 1945, Kiefer è considerato una delle figure più importanti del Novecento. Il suo intero percorso creativo è attraversato da una forte tensione critica con la storia, che viene evocata nelle sue opere con simboli, elementi tratti dall’immaginario tedesco e frasi tratte da libri: contenitori di miti, racconti e fantasie, essi sono una fonte d’ispirazione essenziale per Kiefer, appassionato studioso di storia. Nel tentativo di conciliare l’amore per la sua patria e la tragica e vergognosa operazione criminale condotta dal regime nazista, negli anni ’80 Kiefer dedica una serie di opere alla storia ebraica e soprattutto alle donne prigioniere uccise nei campi di sterminio nazisti. Nelle grandi tele ed estese istallazioni, egli inserisce parole e frasi che aiutano a superare e decifrare l’iconografia ermetica delle sue opere in cui risaltano alcuni aspetti della storia e della cultura tedesca, in particolare quella legata al periodo nazista.


SALA DELLO SCRUTINIO DI PALAZZO DUCALE

L’enorme sala si trova nell’ala di Palazzo Ducale costruita tra il 1520 e il 1540. Inizialmente fu denominata Sala della Libreria, perché era stata destinata ad accogliere i manoscritti di Petrarca, ma nel 1532 si decise di conservarvi anche gli scrutini, ossia le operazioni di conteggio elettorale. Così, per un certo periodo, in questo grande ambiente convissero la funzione culturale e quella politica della città. Dopo la realizzazione della Libreria sansoviniana lo spazio fu destinato definitivamente alle operazioni elettorali, da qui il nome “Sala dello Scrutinio”.

Il bellissimo soffitto che possiamo ammirare oggi non è tuttavia quello originale, distrutto a seguito del terribile incendio che nel 1577 colpì quest’ala del palazzo.

Le decorazioni della Sala dello Scrutinio risalgono infatti a un periodo compreso tra il 1578 e il 1615. A ridisegnare il soffitto fu il pittore-cartografo Cristoforo Sorte mentre, sulle pareti troviamo diverse riproduzioni pittoriche dei più importanti episodi della storia militare veneziana e delle conquiste della Serenissima. A rappresentare la magnificenza e la sontuosità di Venezia furono chiamati artisti come il Veronese, Andrea Vicentino, Antonio Aliense, Palma il Giovane e Tintoretto.

Foto: Georges Poncet
ANSELM KIEFER Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2022, installation view © Anselm Kiefer Foto: Georges Poncet Courtesy Gagosian e Fondazione Musei Civici Venezia

LA MOSTRA

La grande sfida per Kiefer è stata quella di introdurre il contemporaneo in un contesto intriso di storia, dove si respira il trionfo di Venezia per mare e per terra, raccontato dai più illustri pittori del passato.

Foto: Georges Poncet
ANSELM KIEFER Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2022, installation view © Anselm Kiefer Foto: Georges Poncet Courtesy Gagosian e Fondazione Musei Civici Venezia

Venezia è indiscussa protagonista ma non come oggetto da celebrare, piuttosto come grande metafora di transiti e passaggi di culture tra Oriente e Occidente, come culla di civiltà, la cui storia è una stratificazione di miti millenari, talvolta di inquietudini che si riflettono nell’oscurità del nostro tempo.

Con maestria ed eleganza, Kiefer è riuscito a entrare in un serrato dialogo con il ciclo decorativo della Sala dello Scrutinio, trascendendo dalla storia e dal tempo. Le opere dell’artista tedesco si sovrappongono e si confondono con quelle più antiche, si sostituiscono a ciò che il fuoco ha negato e cancellato ma anche queste opere, più recenti, sono destinate alla caducità e quindi alla distruzione, necessaria per la realizzazione di nuove esperienze in un continuo ciclo creativo.

Foto: Georges Poncet
ANSELM KIEFER Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2022, installation view © Anselm Kiefer Foto: Georges Poncet Courtesy Gagosian e Fondazione Musei Civici Venezia

«QUESTI SCRITTI, QUANDO VERRANNO BRUCIATI, DARANNO FINALMENTE UN PO’ DI LUCE»

Come titolo della mostra è stata scelta questa frase del filosofo veneto Andrea Emo (1901-1983). Sono queste poche parole a racchiudere il senso delle opere di Kiefer che, circa sei anni fa, ha incontrato gli scritti di Emo che hanno influenzato profondamente il suo metodo artistico.

«Non c’è niente di eterno sotto il sole». E quindi «Non c’è neanche il capolavoro che sopravvive ai millenni… lo scopo non è il quadro finito ma il movimento, il flusso costante, il cambiamento perpetuo».

Per questo, Kiefer aggiunge:

«Nessuno mi può vietare di buttare tutti i quadri nella laguna dopo la mostra e di attendere cosa ci riserva il futuro, quintessenza di tutto il possibile».

ANSELM KIEFER.

QUESTI SCRITTI, QUANDO VERRANNO BRUCIATI, DARANNO FINALMENTE UN PO’ DI LUCE

Palazzo Ducale, Venezia

Dal 26 marzo al 29 ottobre 2022

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