Anticamente, con l’ingresso della dea Estia il fuoco otteneva la sua sacralità. La presenza della fiamma viva, che offriva calore e luce, infondeva una spiritualità che altrimenti non si sarebbe percepita, e sanciva l’importanza di ogni nuovo spazio.
Il fuoco come simbolo di unione

La dea Estia, come la divinità Vesta, è stata di rado rappresentata da scultori, pittori o citata da scrittori attraverso le sue sembianze umane, ma è stata sempre presente sotto forma di fuoco posto al centro della casa, del tempio e della città.
E come allora, lungo tutta la storia dello sviluppo delle abitazioni, il focolare ha sempre rivestito un ruolo fondamentale. Nell’era moderna ha perso la sua preponderante funzione di adempiere a necessità urgenti come cucinare e riscaldare, ma non ha mai perso il fascino del calore simbolico.



L’inverno è ormai arrivato, e ora più che mai le fonti di calore si trasformano in un magnete d’attrazione che accomuna il tepore fisico a quello spirituale di tutti i presenti.
Chi, entrando in una casa con un fuoco scoppiettante nel centro, non ci si avvicinerebbe immediatamente? Chi, dopo un’ottima cena in compagnia, non concluderebbe la serata con un drink meditativo attorno ad un camino? Chi, dopo una sciata in un paesaggio imbiancato, non berrebbe una cioccolata calda a fianco di una tiepida stube?
Non possiamo rinunciare a far entrare in casa nostra la dea Estia, alla convivialità e al calore che la sua presenza sprigiona.
Tecnica ed estetica
Vi suggeriamo, prima di tutto, di rivolgervi a fidati professionisti per scegliere il camino o la stufa adatti a voi: emissioni e consumi sono temi cari a chi ha un occhio attento nei confronti della salvaguardia del pianeta e le normative ultimamente si stanno facendo sempre più stringenti in fatto di sostenibilità.
Dopodiché date libero sfogo alla fantasia, perché negli ultimi anni progettisti e designers hanno scovato soluzioni di tutti i tipi, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Camini e stufe la cui fiamma viene mantenuta attiva con legna, pellet, gas, carbone o multi-combustibili. Alimentati dal basso o dall’alto; a colonna, ad angolo oppure addirittura sospesi nel vuoto; fiamma libera o fiamma protetta. Materiali delle più svariate gamme, che si sposano o contrastano con l’ambiente circostante, rendendo il focolare il vero e proprio protagonista delle rigide serate invernali.
L’avanguardia della fiamma

Sono spesso i materiali a suggerire lo stile che il focolare vuole proporre. Va da sé che pietre, marmo e legno si legano a uno stile più rustico che trae vantaggio dalle naturali imperfezioni.
Superfici metalliche grezze e pareti in mattoni invece suggeriscono uno scenario più industrial: una corposa stufa in ghisa nera appoggiata ad una parete di laterizi del tipico color rosso argilla, o un caminetto di mattoni bianchi sostenuto da putrelle in acciaio, danno un tocco moderno ma allo stesso tempo rétro che ben si sposa con ambienti dal gusto contemporaneo e vintage.

Ma se lo stile attuale (magari con un tocco di futurismo) è quello che fa per voi, avrete comunque l’imbarazzo della scelta: forme all’avanguardia, linee pulite, intonaci lisci accompagnati da metalli lucidi e colori decisi, trasparenze inattese. Si passa da camini sospesi nel centro della stanza a focolari completamente incassati nelle pareti che, pur non invadendo le classiche geometrie rigorose dello stile moderno, scaldano l’ambiente con la vivacità delle fiamme.

Caminetti e stufe scaldano il cuore della casa e delle persone che la vivono; esattamente come molte donne del presente che sono il centro delle dinamiche familiari, e spesso, senza farsi notare, mantengono vivo il successo delle relazioni di chi le circonda. Il focolare non passerà mai di moda, rinnovando forme e cifre stilistiche, senza però mai perdere il suo incantevole fascino.