Nessuno nasce Leader.
Ci possono essere predisposizioni, inclinazioni e molto altro, ma Madre Natura è democratica, non fa smaccate preferenze.
Quindi lo si diventa.
Ed è giusto che sia così, perché tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle condizioni di partenza, possono migliorare, evolvere e raggiungere le più alte vette. Dipende solo dalla personale inclinazione, dal reale desiderio e dalla volontà di assumersi la piena responsabilità del proprio destino.
Stabilito questo primo punto, allora ci chiediamo: perché alcuni hanno successo e altri no?
Sono due i motivi.
Primo, perché non tutti lo vogliono.
Secondo, molto più importante, perché non tutti sono stati preparati al successo.
E quando parlo di successo mi riferisco, prima di tutto, al credersi autorizzati a ricevere dalla vita, al non sentirsi inferiori a nessuno, a non immaginarsi “mancanti” di qualche cosa. Ma piuttosto percepirsi pienamente realizzati. Onorati. Perché chiamati alla Vita.
Poiché gli esseri umani sono comunque duttili e malleabili, si può intervenire sia quando manca il desiderio sia quando non ci si sente all’altezza.
Ma si possono definire gli elementi essenziali del successo?
Certo!
E diciamo che le attitudini sono prioritarie rispetto alle competenze professionali. Che significa: cosa sono è più importante di cosa so.
E noi esseri umani fondamentalmente siamo visione, obiettivi e capacità di condividerli per poterli raggiungere.
Pensateci: alla fine della vita, cosa vorreste veder scritto sulla vostra lapide? Per cosa vorreste essere ricordati? E perché lo avete fatto?
Inoltre, è altrettanto importante saper creare entusiasmo, dimostrare empatia, ascoltare, essere determinati, infondere coraggio, credere nelle proprie capacità, avere stima di sé, non arrendersi, sviluppare l’arte di risolvere i problemi, saper dire sì e no, fidarsi dell’intuito, vivere di abnegazione, sviluppare la pazienza, crescere in umiltà, e aver voglia di imparare dai propri errori, senza temere di fallire.
Ma tutto ciò non si impara all’Università, nemmeno nel corso di un Master.
Si impara nei primi dieci anni di vita, quando incontriamo la nostra educazione, il nostro contesto storico-socio-politico e, più di tutto, quando assaporiamo l’Amore incondizionato di chi ci ha generato.
L’Amore incondizionato dei nostri genitori ci fa essere certi di: potere, valere, essere degni, capaci, meritare, essere amati. Il loro Amore ci autorizza al successo.
Questa per me è la vera condizione del successo, ed è così intima e personale che non solo nessuno può portarcela via, ma resiste a qualsiasi avversità.
È il successo che mi piace, perché precede fama, denaro, potere.
Ora, dopo aver stabilite le vere fondamenta del successo, entriamo nel dettaglio. Voglio presentarvi quelle caratteristiche generali, valide in ogni contesto (sia esso familiare, relazionale o professionale) capaci di farci vivere una vita piena di soddisfazioni.
- Evitare di criticare, condannare, biasimare, sia in pubblico sia in privato. Chiunque critichi si deve preparare ad una probabile ritorsione, conscia o inconscia. Il gossip, poi, non è produttivo e ritorna come un boomerang. Puntare il dito è facile ma ingannevole, impedisce di trovare la vera causa del problema.
- Cercare la soluzione, non chi ha causato il problema. Essere propositivi non reattivi. L’arte del problem solving va praticata ogni giorno. Chi avrà ricevuto aiuto e non una critica si sentirà accolto, sbaglierà di meno e sarà portato a ricambiare la cortesia.
- Un sorriso rende felici, sia chi lo offre sia chi lo riceve. L’empatia giova a tutti, apre le porte, dispone i cuori. Pensiamo quanto è bello ricevere un sorriso spontaneo, puro e sincero.
- Ascoltare. Quando ascoltiamo le parole dell’altro ci offriamo nuove opportunità. Diventiamo migliori e aumentiamo le nostre conoscenze.
- Perdonare e Perdonarsi. Nella Bibbia l’Onnipotente dice «Mia è la vendetta». Il rancore, la rabbia e il risentimento sono veleni psico-fisici. Fallimentari da ogni punto di vista. Tolgono concentrazione e lucidità. Quando ci perdoniamo e perdoniamo, i primi beneficiari siamo noi.
- Ringraziare è un atto che dimostra forza, trasmette coraggio e trasferisce gioia. Tutti amano un complimento; non neghiamolo.
- Le relazioni umane sono il sale della vita e in esse troviamo vera soddisfazione. Possiamo sempre renderle migliori. Per farlo ricordiamoci della regola d’oro: “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.
- Siamo i nostri pensieri. Il modo in cui pensiamo determina la nostra realtà. Se ci svalutiamo, il mondo ci svaluterà. E viceversa.
L’aspetto affascinante del voler diventare persone di successo?
Ogni giorno abbiamo l’opportunità di imparare, migliorare, ricominciare.
Non preoccupiamoci del passato e non facciamoci intrappolare dal rammarico, impegniamoci e concentriamoci a costruire un presente migliore.
Il futuro seguirà.
Buona Leadership!