TUTTI, MA SOPRATTUTTO NOI FREDDOLOSI, NON VEDIAMO L’ORA DI ESTRARLO DALL’ARMADIO: SIAMO UFFICIALMENTE IN PIENA STAGIONE “PLAID”.
Nonostante le temperature fuori norma degli ultimi tempi, possiamo ufficialmente confermare di essere in piena stagione fredda! Le serate si accorciano, in casa sbocciano i ciclamini e le tisane profumate ci fanno compagnia.
Quando fuori il meteo è infausto, le temperature rigide, la neve non è ancora abbastanza per un weekend fuoriporta tra cioccolata calda e atletiche sciate, siamo autorizzati a oziare sul divano… magari guardando un bel film d’epoca, una serie romantica o leggendo un libro senza tempo.


Ma che pigro pomeriggio invernale sarebbe senza una calda coperta che avvolge e coccola come nessun altro sa fare? Le opzioni sono potenzialmente infinite: neutra, iper colorata, di lana, cotone o pile, fantasie floreali, geometriche o monocromo, stile elegante o simpatico, con frange o double face.
Le origini scozzesi del termine (che derivano probabilmente dal gaelico plaide che sta proprio a significare coperta o mantello) si celano fattivamente dietro la più classica delle decorazioni, che prevede un incrocio di quadri e righe dai colori caldi e accesi: il tartan. Declinato anche come principe di Galles (che si basa però sulle tonalità del grigio), veniva adottato come simbolo di appartenenza a clan e nuclei familiari allargati — l’uso dell’abbigliamento come simbolo identificativo prima avvenne attraverso il plaid e poi in un secondo momento attraverso il kilt.



Il plaid è uno degli accessori più versatili da usare in casa. Può fungere da coperta sempre pronta sulla poltrona, da mantello quando ci trasferiamo in cucina per scaldare una corroborante bevanda calda, da tappeto se il puzzle da comporre è più grande del tavolo del soggiorno; lo appoggi dove vuoi, sempre pronto all’uso e fa compagnia anche solo con la sua presenza. Inutile dire che risolve persino qualche problema quando un ospite inatteso decide di fermarsi per la notte e il giaciglio a lui dedicato si trasforma in un caldo e confortevole lettuccio.
Per mantenere il living raffinato c’è qualche trucco su come appoggiare la coperta su divano e poltrone. Si tratta di soluzioni ordinate che permettono di avere il plaid sempre a disposizione e al contempo decorare con eleganza la zona relax.


Se lo appoggiamo sullo schienale del divano (in zona rigorosamente asimmetrica) abbiamo due opzioni: possiamo ripiegarlo in modo molto preciso e farlo correre fino alla seduta e anche oltre (per un effetto più rigoroso), oppure possiamo appoggiarlo come un drappeggio (effetto più accogliente e “realistico”); ma attenzione, scegliendo la seconda opzione il resto dell’arredo dovrà avere un ordine quasi ossessivo, per evitare un colpo d’occhio troppo caotico e far apparire il plaid come dimenticato e abbandonato.



Un’ottima alternativa è quella di appoggiarlo sul bracciolo del divano, facendolo ricadere sul lato esterno e senza occupare la seduta. Se invece si ha la fortuna di avere una chaise-longue, non serve far altro che appoggiarlo ben piegato sul fondo, sempre pronto all’uso nel momento più opportuno.
Se l’idea di lasciare la coperta sul divano non convince, possiamo scegliere una capiente cesta dove riporre uno o più plaid; anche in questo caso bisogna porre particolare attenzione ai dettagli: deve essere in assoluto accordo con il resto dell’arredo e i materiali non devono rovinare il tessuto della coperta.



Adesso che vi siete fatti una scorpacciata di idee sul plaid, non vi resta che diventare parte del Clan dei freddolosi (o dei coccoloni) e buttarvi tutti insieme sul divano. Copritevi con un grande plaid e in un istante vi sentirete parte di un caldo nucleo scozzese.