Tra le domande attuali più frequenti, vi è quella se sia possibile ridurre l’importo della rata di mutuo che è cresciuta a dismisura da un anno a questa parte, e che sarà destinata ancora ad aumentare anche in conseguenza dell’ennesimo rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (del 27 Luglio scorso). La problematica si riferisce, in particolare, ai mutui a tasso variabile legati all’andamento dell’Euribor. In questo momento i tassi fissi (Eurirs) sono più bassi dei tassi variabili. Per ridurre l’importo della rata potrebbe essere sufficiente sostituire al tasso variabile il tasso fisso, senza modificare alcun altro parametro del mutuo (scadenza della rata, durata del piano di rimborso rateale, ecc.). Tuttavia, va evidenziato che quella “odierna” è una situazione anomala, per cui dovrebbe verificarsi un’inversione di rotta che riporterebbe la situazione a una normalità (tassi variabili più bassi dei tassi fissi) che confermerebbe la convenienza del tasso variabile. I tempi di questo ritorno alla normalità non sono oggi prevedibili. Come si può tutelare il Cliente della Banca in una simile situazione? È consigliabile richiedere l’assistenza di avvocati e periti esperti nel settore finanziario e bancario, o al limite, all’Istituto di Credito (ma… attenzione a “chiedere all’oste se il vino è buono”).
Attualmente vi sono altre problematiche che riguardano i finanziamenti? Potremmo partire da questa osservazione. Il 19 Luglio del 2023 il Tribunale di Salerno ha chiesto alla Corte di Cassazione di pronunciarsi sulla legalità del sistema di pagamento a rate di gran lunga più utilizzato nei finanziamenti a tasso fisso o variabile (mutui, prestiti, leasing) denominato ammortamento alla francese, che viene strutturato con una modalità che comporta un significativo aumento del costo complessivo del prestito. Se la Suprema Corte dovesse dichiarare illegittimo questo ulteriore “costo” perché non dichiarato in contratto, anche in violazione delle norme sulla “trasparenza bancaria”, i finanziamenti sarebbero tutti da rivedere. Va da sé che l’analisi dei finanziamenti e dei piani di pagamento è attività complessa, stante l’elevato tecnicismo della materia e prerogativa di avvocati e periti specializzati nel settore bancario e finanziario, con competenze anche in campo giudiziario.
È quindi buona regola, in un’ottica di tutela preventiva del cosiddetto Cliente “retail” della Banca, che sia esso privato o titolare di impresa, l’attento esame dei contratti bancari (conti correnti, finanziamenti, fideiussioni), redatti sempre in forma stringente e complessa.
Per questo motivo non è assicurato un rigoroso rispetto delle norme, specie quelle sulla “trasparenza bancaria”; e quasi sempre è di difficile comprensione per il Cliente (sprovvisto delle necessarie conoscenze tecniche) capire la portata economica delle clausole che va a sottoscrivere.
È importante, allora, far verificare il rispetto delle norme che regolano i contratti bancari affidandosi a “chi lo fa di mestiere” avendone le competenze tecnico-giuridiche.. nell’ambito del diritto bancario e finanziario che è materia specifica presso gli istituti universitari.
Fin qui si è parlato delle iniziative consigliabili al Cliente della Banca alle prese con la gestione dei propri rapporti e interessi economici e finanziari. Affidandosi all’esperienza e competenza di professionisti specializzati, il Cliente verrà traghettato verso la soluzione strategica più confacente per risolvere problematiche o migliorare i rapporti con la Banca.
E cosa fare quando il rapporto tra Cliente e Banca si deteriora? Che fare se arriva la notifica di un Decreto Ingiuntivo o un atto di pignoramento immobiliare da parte della Banca? La migliore soluzione per evitare il danno economico è rivolgersi immediatamente al legale, il quale esaminerà la documentazione bancaria e gli atti giudiziari, valuterà la legalità dei rapporti e la possibile opposizione nei termini di legge (40 giorni nel caso di decreto ingiuntivo, mentre vi sono termini diversi di impugnazione a seconda della procedura attivata dalla Banca), richiedendo eventuali indennizzi o proponendo lo stralcio del debito, consigliando al Cliente la migliore difesa e strategia per far valere, sia in ambito stragiudiziale che giudiziale, i propri diritti.
Va ricordato poi, che una protezione particolare viene riservata alla categoria dei “consumatori”, ai quali la Comunità Europea ha riconosciuto particolari tutele, mentre alla categoria degli imprenditori sono riservate le tutele ordinarie, che comunque sono sempre importanti ed efficaci.
In definitiva, sulle problematiche di cui si è discusso finora, si sconsiglia il “fai da te” e si raccomanda l’assistenza di professionisti qualificati.
Serena Pomaro e Giorgio Destro