Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone: l’influenza dei pianeti lenti sulla vita della popolazione mondiale nel corso della storia.
Piccola sintesi di quanto abbiamo già scritto. Stiamo parlando di una ricerca fatta dal famoso astrologo francese André Barbault, che si è basata su questo concetto: più i cinque pianeti lenti (Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone) sono vicini tra di loro nel percorso intorno alla Terra e più problemi vive l’umanità; più sono lontani tra di loro e più l’umanità vive tempi sereni.
Abbiamo parlato della pandemia di peste detta di Giustiniano, che verso il 600 d.C. causò la morte di circa 70 milioni di persone nel mondo e di come i suddetti pianeti lenti fossero tutti da una parte del cerchio zodiacale, in uno spazio di appena 100 gradi su 360.
Con un grande salto temporale passiamo al 1300 e precisamente al 1347, quando scoppiò, prima in Mongolia e poi via via nel resto del mondo conosciuto, una nuova pandemia di peste. Non ci sono dati certi sulla mortalità dovuta a quella che passò alla storia come la Peste Nera, solo delle stime che parlano della scomparsa di un terzo della popolazione mondiale (nella sola Europa si stimano circa 25 milioni di morti).
Com’era la situazione dei pianeti lenti, ci chiediamo. Purtroppo, i cinque pianeti lenti erano raggruppati in meno di 80 gradi, compresi tra i segni dell’Acquario e dell’Ariete: vicinissimi appunto.
Fortunatamente il tempo scorre e con esso continua il moto dei nostri famosi pianeti lenti che tra il 1400 e il 1600 si posizionarono molto lontani tra di loro; per la precisione occupavano circa 270 gradi, i tre quarti del cerchio. Pianeti lenti lontani tra di loro e umanità che vive momenti positivi. Infatti, siamo esattamente nel periodo del Rinascimento Italiano: Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello Sanzio ci ricordano quel meraviglioso periodo.
Procedendo veloci nel tempo ci soffermiamo ai primi anni del secolo scorso quando l’umanità visse la Prima Guerra Mondiale: la Grande Guerra con 10 milioni di soldati periti, 21 milioni di soldati feriti e la perdita di 7 milioni di civili; il tutto per arrotondamento.
Purtroppo i nostri cinque pianeti si erano riavvicinati e, in quell’epoca, erano racchiusi in meno di 100 gradi come ai tempi della peste. Situazione che perdurò nel tempo e che vide la nascita del nazismo prima e del fascismo poi, portandoci alla Seconda Guerra Mondiale. Fino al 1945 i pianeti sono sempre stati racchiusi in quei 100 gradi.
Passa il tempo e arriviamo rapidamente a quello che è passato alla storia come il boom economico: siamo negli anni ‘60. Tutto il mondo vive un periodo di crescita e un nuovo insperato benessere. Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone sono così lontani tra di loro da occupare l’intero giro dello Zodiaco — per chi si fosse messo solo ora in ascolto, ricordo che lontani tra di loro vuol dire benessere, vicini depressione.
Con il 1980, però, abbiamo assistito ad una grave crisi economica chiamata recessione globale, originata dalla prima crisi petrolifera del 1973 — credo che sia ancora nei nostri ricordi il periodo di austerity proclamato anche qui in Italia per contenere il consumo energetico; gravissima situazione economica a livello mondiale.
Mai i pianeti lenti sono stati così vicini come nei primi anni ‘80: nel 1982 erano circoscritti in appena 60 gradi, tutti tra lo Scorpione e il Sagittario; e non ci siamo neanche risparmiati i problemi dal lato salute perché nel giugno 1981, in America, è stato riconosciuto per la prima volta il virus dell’AIDS.
Grave e profonda crisi mondiale che non ci siamo ancora scrollati di dosso. Infatti, i problemi mondiali non trovavano soluzioni. Qualche periodo positivo lo abbiamo vissuto solo verso la metà degli anni ‘90 quando, per fare un esempio, fu scoperta una terapia efficace contro l’AIDS. Ma sono sempre stati anni difficili che hanno culminato con un’altra crisi economica mondiale nel 2008, in cui gli Stati Uniti la fecero da padroni annoverando due fallimenti bancari epocali: la Bear Stearns e la Lehman Brothers crollarono con le conseguenze mondiali che tutti conosciamo.
Piano piano ci stiamo avvicinando ai giorni nostri dove non serve certo ricordare la pandemia mondiale derivata dalla Covid-19 (la malattia dovuta all’ormai noto virus SARS-CoV-2). All’inizio del lockdown i nostri cinque pianeti erano contenuti in meno di 100 gradi, come nei nefasti esempi della peste del passato. E purtroppo, Giove, il pianeta più veloce dei cinque e che quindi riesce ad allontanarsi prima, era il più indietro di tutti. Tra un po’ vedremo meglio.
Neanche il tempo che finisca la pandemia che la storia ci propone una nuova guerra che stiamo ancora vivendo in questo momento. Era il Febbraio del 2022 quando iniziò la guerra che tuttora si combatte tra Russia e Ucraina. La speranza di noi persone comuni è che finisca, e che finisca presto perché sono passati quasi due anni dal suo inizio.
Ci sono speranze che questa guerra possa finire? Forse bisognerebbe chiederlo ad un Astrologo, che dite? Beh, ne abbiamo uno qua ed è meglio approfittarne.
Allora, la situazione attuale vede ancora i cinque pianeti lenti racchiusi in circa 110 gradi: tira la fila Urano posizionato a 22 gradi del segno del Toro, seguito da Giove, più indietro, posizionato a 13 gradi del Toro. Poi Nettuno, Saturno ed ultimo Plutone.
La cosa interessante è che Giove, il più veloce dei cinque, sta per raggiungere e sorpassare Urano, il primo della fila. Ricordo che all’inizio di questa lunga crisi cominciata con la pandemia e seguita dalla guerra in Ucraina, Giove era l’ultimo della fila, adesso è arrivato quasi vicino al primo.
Quando Giove supererà Urano, si può prevedere, ben sorretti da tutti gli esempi del passato, che la crisi comincerà ad affievolirsi e che i tempi cominceranno a essere migliori di quelli che attualmente stiamo vivendo.
Giove supererà definitivamente Urano verso la fine di Aprile del 2024 e inizierà ad allontanarsi anche dagli altri pianeti lenti, provocando una dilatazione tra le loro distanze. Quindi, se vogliamo datare l’inizio — e sottolineo inizio — di un periodo più positivo per l’umanità e sperare di un ricomponimento della guerra attualmente in corso, dobbiamo guardare con speranza alla primavera del prossimo anno.
Ed è con questo auspicio che, per il momento, vi saluto augurandovi il meglio.