Come spesso facciamo in questa rubrica, coniughiamo le buone regole di Psiconutrizione alla scoperta consapevole del cibo: oggi conosciamo più da vicino le fave, un gustoso legume utilizzato particolarmente in Europa meridionale, Asia orientale, Africa settentrionale, e America Latina.
Cos’è
Le fave sono un legume appartenente alla pianta annuale erbacea Vicia Faba, della famiglia delle Fabacee, originaria dell’Asia.
La pianta produce dei baccelli, all’interno dei quali vi sono le fave. Queste possono essere di varie dimensioni e colori, dal verde al viola al rossiccio, anche se le fave più comuni sono di colore verde nel seme e nel baccello, e di dimensione media. La raccolta avviene in primavera.
Le altre tipologie di fave, meno diffuse, sono:
Paugyuga. È una fava di origine indiana, caratterizzata da semi molto piccoli; viene raccolta laddove cresce spontanea.
Minor Beck. È caratterizzata da seme e baccello molto piccoli.
Equina. È caratterizzata da baccello piccolo e forma allungata.
Major Harz. Al contrario delle precedenti, è caratterizzata da dimensioni molto grandi, il baccello può arrivare a pesare anche 1 kg e a contenere fino a 15 semi.
Le fave sono un alimento “al passo con i tempi”, in quanto la loro coltivazione, richiedendo poche necessità al terreno ed essendo resistente ai parassiti, è tra le più sostenibili ad oggi conosciute.
Non sono molto frequenti sulle nostre tavole, ed è un vero peccato, in quanto sono ricche di principi nutritivi utili per l’organismo, e povere di calorie. Magari questa può essere l’occasione per riscoprirle.
Sapore
Il sapore delle fave è molto gradevole, erbaceo, dolce e corposo.
Storia
Le fave sono coltivate fin dall’età del Bronzo. Erano molto apprezzate dai popoli Egizi, Sumeri, Romani, Greci, e presso questi ultimi avevano assunto anche molti significati simbolici. Per Pitagora, in virtù del segno nero che reca il fiore di fava rappresentante la lettera Theta (in greco iniziale di Thanatos, morte), questo alimento aveva la proprietà di condurre le anime all’ingresso dell’aldilà.
Nel Medioevo il loro consumo si diffuse nelle classi sociali più basse, e veniva chiamata la “carne dei poveri” per l’alto contenuto di proteine.
Proprietà nutritive e benefici
Le fave sono un eccellente alimento, sano, dietetico e gustoso.
Possono essere mangiate crude, cotte, fresche o essiccate.
Si compongono per l’84% di acqua, 5% di proteine, 5% di fibre, 4,5% di carboidrati, e 0,4% di grassi.
Sono molto ricche di ferro, magnesio, potassio, vitamine C, A, e K.
Hanno 80 calorie/100 g.
Hanno proprietà diuretiche ed energetiche; regolano la funzione intestinale, il colesterolo e la glicemia.
Curiosità
Una scoperta recente (non ancora avallata da studi scientifici) mostra come l’intera pianta di fave sia ricca di levodopa, una sostanza utilizzata nelle terapie per curare il morbo di Parkinson. Sono iniziate alcune sperimentazioni in cui i malati di Parkinson sottoposti a consumo frequente di fave, sembrerebbero aver subito un notevole miglioramento della patologia.
Un piccolo esercizio
Impariamo a mangiare con consapevolezza questo meraviglioso ortaggio, e oggi proviamo a farlo utilizzando le nostre mani.
Acquista delle fave fresche in baccello, che sono di stagione. Preparale per te o per i tuoi cari, inserendole poi nella ricetta che preferisci.
Siedi al tavolo, sul quale avrai appoggiato le fave da mondare e lavare.
Prendi un baccello in mano, e prima di aprirlo prova a fermarti un istante per osservarlo. Pensa alla storia di questo legume, alla sua lontana provenienza, dall’antichità; a quanto sia stato apprezzato anche in epoche precedenti alla nostra. Pensa a questo specifico baccello, da dove viene, da chi è stato coltivato, sotto quale sole, in quale terra, da quali mani è stato raccolto.
Poi inizia a separare le due metà del baccello per aprirlo, con delicatezza, e ascolta il rumore che fa. “Ascolta” con le mani la consistenza, se è liscio o ruvido, la temperatura. E passa ad estrarre un seme, sempre con le mani; esploralo, senti la forma, la consistenza, ammira il colore.
Poi procedi con cura alla pulitura e al lavaggio di tutti gli altri baccelli.
Le mani e gli occhi sono strumenti importanti di conoscenza del cibo, per un sapere che non è fine a se stesso, bensì è quel sapere che porta alla preziosa consapevolezza.
La consapevolezza è l’aspetto fondamentale da coltivare se vogliamo mangiare in sintonia con il nostro corpo e il nostro peso sano.
Lo sapevi che…
Se ti interessa imparare a mangiare in armonia con il tuo corpo, a gestire il peso, le diete o la fame nervosa, i percorsi di Psiconutrizione sono alleati ideali per ritrovare il Benessere di corpo e mente.
La ricetta di oggi: il pesto di fave

Conosciuto anche come Marò, il pesto di fave è un’ottima ricetta primaverile, dal sapore fresco e delicato. Può essere usato per condire la pasta, per fare bruschette con il pane caldo, oppure per accompagnare secondi di carne.
Ingredienti
150 g di fave fresche
70 ml di olio evo
75 g di pecorino
4 foglie di menta
1 spicchio d’aglio (se non gradito sostituire con cipolla di Tropea)
Procedimento
Pulisci le fave eliminando sia il baccello sia la pellicina che le ricopre.
Lavale e versale nel mixer unendo il formaggio, la menta, l’aglio e l’olio a filo. Frulla il tutto a intermittenza fino a ottenere un composto omogeneo e cremoso.
Trasferisci in una ciotolina e utilizza il pesto come gradito.
E le scorze? Non buttarle!
Ecco una gustosa ricetta antispreco.
Dopo aver tolto il filamento ai baccelli, averli lavati e sbollentati in acqua salata per 5 minuti, tagliali a pezzetti e falli insaporire per qualche minuto in padella con olio evo, sale, peperoncino, aglio o cipolla.
Buon appetito e buon Benessere!