sabato, Giugno 3, 2023

A scuola di perizie grafologiche: le indagini per datare un documento!

La firma è stata posta prima o dopo del testo stampato? Siamo sicuri che la data scritta sia veramente quella indicata?

Se malauguratamente sei nella situazione di porti queste domande, allora forse sei alle prese con un possibile caso di contraffazione e hai la “fortuna” di immedesimarti nel ruolo di qualche protagonista della serie investigativa “CSI Miami”… con l’unica differenza che non si tratta di fantasia cinematografica ma — ahimè — di cruda realtà!

Il grafologo con specializzazione in ambito peritale, meglio chiamato perito grafologo, è in grado di affrontare molteplici problematiche collaborando anche con le autorità giudiziarie per la ricerca della verità: analizzando firme, testamenti e scritti più in generale, è in grado di estrapolarne tutte le informazioni utili per risolvere uno specifico caso!

La Grafologia peritale per l’investigazione della scrittura

La Grafologia peritale (detta anche Grafologia giudiziaria o forense) permette di identificare l’autore di una scrittura, come firme, testamenti, lettere anonime e verificarne l’autografia o la falsificazione in ambito giudiziario o stragiudiziale. La scrittura è un prodotto psico-neuro-fisiologico strettamente personale e irripetibile. Una volta appreso il modello scolastico, il gesto grafico diviene via via sempre più automatizzato ed individuabile non solo nei casi di spontaneità grafica, ma anche di variazione più o meno volontaria (dovuto a un intento imitativo, dissimulatorio, a causa dell’età, dell’alterazione dello stato psico-fisico).

Spesso i clienti sono interessati a datare un documento o a capire più in generale cosa è stato scritto o stampato prima e cosa dopo, e in questo numero di V pocket verrai portato per mano a… scuola di perizie grafologiche!

4 indagini per datare un documento

In generale il Perito grafologo analizza un dato documento sia dal punto di vista fisico (attraverso l’ausilio di specifica strumentazione), sia sul tratto grafico… diciamo che varie sono le cartucce a disposizione per risolvere un caso!

1)        Una prima indagine che è possibile compiere per datare un documento è verificare la presenza di tratti sovrapposti o incrociati: se per esempio la firma da analizzare incrocia un timbro (si veda l’immagine a lato), un’altra scritta a mano o al computer, è possibile stabilire la sequenza temporale dei tratti e capire quindi cosa è stato apposto prima e cosa dopo. Tramite la tecnica dell’olografia conoscopica — comparsa anche in una puntata di CSI Miami! — è infatti possibile studiare in dettaglio i solchi o le deformazioni avvenute nella carta. Se anche apparentemente le sovrapposizioni non sono visibili ad occhio nudo, può essere che residui infinitesimali di toner o inchiostro della stampante siano andati a incrociare proprio la firma da esaminare e quindi il gioco è fatto! Come è facile intuire ciò si rivela molto utile per scovare i casi di “Firme in bianco” (quando una persona, molto erroneamente, firma su un foglio completamente bianco… in qualità di perito grafologo sconsiglio caldamente di farlo!).

2)        Una seconda indagine che può venirci in aiuto è verificare la presenza o meno di anacronismi nel documento riferiti a inchiostro e carta. Ad esempio, alcuni diari falsamente attribuiti ad Hitler sono stati scritti con inchiostri al cui interno avevano componenti che ancora non esistevano all’epoca. Se un testamento del 1800 è stato redatto su un foglio che riporta in controluce il marchio di fabbricazione o un timbro di epoca posteriore, di fine ‘900 per esempio, siamo già sicuri che la data riportata sul testamento è falsa. In alcune false lettere di George Washington venivano usate delle forme di saluto che all’epoca non erano in uso: in questo caso è stata la presenza di specifici contenuti a manifestarne subito la falsità.

3)        Una terza indagine che è possibile effettuare è cercar di datare l’inchiostro estraendone una piccola quantità dal documento: in tal caso il grafologo viene coadiuvato per l’accertamento dal “chimico degli inchiostri”.

4)        Il quarto elemento da analizzare è lo stile di scrittura. La scrittura, infatti, si modifica nel tempo, con l’età o all’insorgenza di patologie (si veda l’immagine a lato). Se il perito grafologo dispone di adeguato materiale comparativo, può effettuare un’analisi longitudinale e stabilire se una data scrittura è stata apposta in un momento precedente o successivo ad un’altra dello stesso individuo, oppure prima, dopo o durante una malattia che può averne modificato la calligrafia.

Quasi sempre, quindi, chi effettua una contraffazione viene scoperto per varie ragioni di natura tecnica grafologica e non solo… ma le cartucce a disposizione per questo numero sono terminate. Al prossimo colpo di penna!

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