Quando la dieta, con l’estate ormai dietro l’angolo, dovrebbe diventare un vero e proprio embargo.
Ebbene sì, siamo arrivati anche quest’anno alla resa dei conti. A Gennaio eravamo convinti, avevamo iniziato con le promesse di una nuova vita ricca di attività fisica e diete. Promesse subitaneamente rimandate a Febbraio e giustificate dalla presenza in casa di alcuni panettoni avanzati, oltre ad altri residuati dolci delle festività appena concluse.
A Febbraio però è arrivata inaspettata l’influenza e poi quel problema sul lavoro che ci ha assorbito tanto tempo da impedirci qualsivoglia allenamento. Mannaggia se è corto Febbraio e senza accorgersene vola via rapido; sì, meglio a questo punto iniziare a primavera. Dai è fatta: a Marzo mi iscrivo in palestra. Sì ok, avevo detto Marzo ma adesso non è che sia proprio necessario incominciare il primo Marzo… sicuramente uno di questi giorni mi organizzerò.
Urca come vola il tempo! Devo ancora fare l’abbonamento mensile e siamo già quasi in Aprile. Va bene dai, ormai l’abbonamento in palestra e la dieta le facciamo decorrere dal mese di Aprile a questo punto.
Ad Aprile, squillo di trombe e rullo di tamburi, armati dei nostri nuovi completini acquistati da Decathlon, finalmente iniziamo. La prima settimana diventiamo subito degli invalidi civili grazie all’acido lattico che impietoso ci rammenta le colpe della nostra vita sedentaria; mentre la seconda settimana dopo aver scaldato i motori affrontiamo la dieta e la palestra con quello spavaldo piglio di chi si sente ormai un consumato atleta che altro non ha fatto nella vita che allenarsi, e allora via di selfie davanti ad attrezzi, pesi e bilancieri.
… La terza settimana purtroppo piove molto, fa freddo, tornati dal lavoro stiamo bene solo rintanati in casa; poi ci sarebbe pure l’aperitivo, la parrucchiera e l’estetista per via di quella festa a cui certo non possiamo andare trascurati… e così lasciamo scivolare via senza risultati degni di nota anche Aprile, sino a trovarci davanti alle colonne d’Ercole delle nostre colpe, ovvero il mese di Maggio.
Maggio è l’apocalisse, la resa dei conti, la realtà urlata che ci sbatte in faccia la consapevolezza che dal mese di Giugno andremo svestiti al mare, ma noi siamo ancora sotto l’assedio di una modesta muscolatura estremamente flaccida e cellulite pandemicamente diffusa su qualsiasi parte del corpo a parte gli zigomi, per non parlare poi di quei maledetti chili di troppo.
Ecco, in questo preciso e drammatico momento siamo davvero disperati, diventiamo fragili, depressi, esposti al pericolo. Sì, siamo in pericolo perché diventiamo facili prede dei santoni improvvisati, i cosiddetti pseudoesperti del benessere e della forma fisica.
Maggio annuncia l’estate imminente e quindi non ci consente più deroghe o piani di lungo periodo nelle mani di professionisti veri. Il poco tempo a disposizione ci induce a farci catturare dalle venditrici (impreparate) di beveroni e polverine magiche che promettono miracoli in poche settimane. Ognuno di noi mette in pratica il proprio Ramadan, in questa disperata ma speranzosa ricerca di buttare giù i chili invernali e tonificarsi nel giro di una manciata di giorni.
Abbiamo ormai le allucinazioni, abbiamo dolori dappertutto, ci adattiamo a un’alimentazione più povera di quella imposta nei campi di rieducazione di Pol Pot negli anni ‘70. L’obiettivo è riuscire a trovare il coraggio di guardarci allo specchio senza sputarci in faccia e di rientrare nel costume da bagno che utilizzavamo con leggiadra disinvoltura l’anno scorso.
I centri estetici lavorano alacremente abbattendo più foreste di peli di quelle che abbattono indiscriminatamente nella lontana Amazzonia.
La vita è sofferenza e certamente il mese di Maggio ne è l’icona di rappresentazione perfetta. Maggio viene definito il mese delle rose ma per la maggior parte delle donne (e di molti uomini) queste rose si è costretti a coglierle a mani nude dal lato del gambo e con le spine. Ricordatevi amici e amiche mie: affidandovi ai consigli dell’amica oppure a quelli dispensati nei vangeli celebrati all’interno delle riviste femminili al costo di un euro, l’unica cosa che riuscirete a perdere in soli 30 giorni saranno i soldi per acquistare le polverine magiche dimagranti e gli integratori pubblicizzati da palestrati che, per raggiungere quel livello muscolare che voi invidiate, sudano da vent’anni tra pesi, petti di pollo e riso basmati pure a Capodanno.
La regola d’oro
Premesso l’ovvio, ovvero che il segreto di benessere e bellezza risiede principalmente nella costanza e nelle scelte di uno stile di vita di lungo periodo, se proprio state annegando nella cellulite e dunque siete alla disperata ricerca di un salvagente nell’immediato, rivolgetevi almeno ai centri specializzati e qualificati, dove veri professionisti riusciranno a contenere i danni. Metteranno una pezza sulle vostre cattive abitudini, ma soprattutto riusciranno a spiegarvi l’importanza della continuità dei trattamenti anche nei mesi freddi, quando piumoni e maglioni larghi sono in grado di nascondere i vostri peccati di gola, inducendovi a fregarvene. Ricordatevi infine, che l’estate arriverà anche l’anno prossimo.